Capitolo 3: Accessibilità Web3.2 Il World Wide Web Consortium (W3C)

"To lead the Web to its full potential / Portare il Web al suo massimo potenziale" (Motto del W3C)

Il W3C è stato creato nell'Ottobre del 1994 con lo scopo di portare il Web al suo massimo potenziale, mediante lo sviluppo di protocolli comuni che promuovano la sua evoluzione ed assicurino la sua interoperabiltà. In altre parole ha il compito di sviluppare standard per assicurare la costante crescita del Web. Oggi il W3C conta oltre 450 Membri ed uno staff di circa 70 persone provenienti da tutto il mondo.

Per capire meglio come opera questa organizzazione è opportuno prendere in esami i sette punti sopra cui si basa il suo lavoro:

1. Accesso Universale

Il W3C definisce il Web come l'universo delle informazioni accessibili in rete (disponibili attraverso il computer, il telefono, la televisione, o il frigorifero telematico...). Oggigiorno questo universo permette alla società di fruire di nuove forme di comunicazione umana e offre nuove opportunità di condividere la conoscenza. Uno degli scopi principali del W3C è quello di rendere queste opportunità fruibili a tutti, indipendentemente da eventuali limitazioni determinate da hardware, software, supporto di rete a disposizione, lingua madre, cultura, collocazione geografica, capacità fisiche e mentali. L'impegno del Consorzio per l'accesso universale è dimostrato da varie attività: Internationalization Activity, Device Independence Activity, Voice Browser Activity, e Web Accessibility Initiative.

2. Web Semantico

La gente oggi condivide la conoscenza sul Web utilizzando un linguaggio umano, comprensibile dalle altre persone. Sul Semantic Web[1] ("semantico" significa "che ha a che fare con il significato"), le persone saranno capaci di esprimersi in termini tali che i nostri computer potranno interpretare e scambiare informazioni. In questo modo si darà la possibilità ai computer di risolvere i problemi che troviamo noiosi da affrontare, e di aiutarci a trovare velocemente quello che stiamo cercando: informazioni mediche, una recensione di un film, l'ordine di un libro attraverso un catalogo, etc. Il linguaggi del W3C RDF[2], XML[3], XML Schema, e XML signatures sono gli elementi di base su cui poggia il Web Semantico.

3. Fiducia

Il Web è un mezzo di collaborazione, non un supporto di sola lettura come una rivista. Di fatto il primo browser Web era anche un editor, sebbene molti oggi pensino al browsing essenzialmente in termini di visualizzazione dell'informazione, senza interazione. Per promuovere un ambiente più collaborativo il Consorzio sta progettando un "Web of Trust" capace di offrire riservatezza, che ispiri gradualmente fiducia, e che faccia in modo che ci si prenda la responsabilità di ciò che viene pubblicato su Web. Questi principi motivano molto del lavoro del W3C su XML signature, meccanismi di annotazione, composizione di gruppo (group authoring), gestione delle versioni, etc.

4. Interoperabilità

Venti anni fa si comperavano software che funzionavano solamente con altri software dello stesso produttore. Oggi si ha molta più libertà di scelta e giustamente ci si aspetta che i componenti software possano essere interscambiabili. Ci si aspetta anche di essere in grado di vedere il contenuto del Web con l'ausilio del software che si preferisce (browser grafico, sintetizzatore vocale, display braille, telefono a bordo dell'auto...). Il W3C è un'organizzazione neutrale, che incoraggia l'interoperabilità attraverso la progettazione e la promozione di linguaggi informatici e protocolli aperti (non proprietari) che evitino la frammentazione del mercato caratteristica del passato. Tutto questo è realizzato ottenendo il consenso dell'industria e incoraggiando un forum aperto per la discussione.

5. Capacità evolutiva

Il W3C mira all'eccellenza tecnica ma è consapevole che quello che oggi conosciamo e di cui abbiamo bisogno potrebbe essere insufficiente per risolvere i problemi di domani. Il Consorzio si adopera perciò per costruire un Web che possa facilmente evolvere in un Web ancora migliore, senza per questo dover distruggere quello che già funziona. I principi di semplicità, modularità, compatibilità ed estensibilità guidano tutti i progetti del Consorzio.

6. Decentralizzazione

La decentralizzazione è un principio fondamentale dei moderni sistemi distribuiti, comprese le società umane. In un sistema centralizzato ogni messaggio o azione deve passare attraverso un'autorità centrale, causando ingorghi quando il traffico aumenta. Il progetto del Consorzio è quello di limitare il numero delle risorse Web centralizzate, al fine di ridurre la vulnerabilità del Web nel suo complesso. La flessibilità è l'indispensabile compagna dei sistemi distribuiti, è la vita e l'anima di Internet, non solo del Web.

7. Multimedia più eccitante!

A chi non piacerebbe maggiore interattività e supporti multimediali più ricchi sulla rete, come immagini ridimensionabili, qualità del suono, video, effetti 3D ed animazioni? Il processo di consenso del W3C non limita la creatività dei content provider e non comporta rendere noiosa la navigazione. Grazie ai suoi membri il W3C dà ascolto ai consumatori finali e opera per fornire una solida infrastruttura di sviluppo per un Cooler Web grazie a linguaggi come SVG[4] e SMIL[5] (Synchronized Multimedia Integration Language).

Referenze

  1. ^ http://www.w3.org/2001/sw/ - W3C Semantic Web Activity.
  2. ^ http://www.w3.org/RDF/ - Resource Description Framework (RDF).
  3. ^ http://www.w3.org/XML/ - Extensible Markup Language (XML).
  4. ^ http://www.w3.org/Graphics/SVG/ - Scalable Vector Graphics (SVG).
  5. ^ http://www.w3.org/AudioVideo/ - Synchronized Multimedia Integration Language (SMIL).